Autoanalisi

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Estate, tempo di vacanze.

Spero di avere presto un po’ di tempo per me, da dedicare alla mia crescita personale.
Vorrei capire meglio chi sono e cosa voglio veramente dalla vita.

Ho già selezionato un po’ di titoli che possono aiutarmi…

Questi i test cui vorrei affidarmi appena possibile:

  1. “Scopri quale personaggio de ‘Le casalingue‘ sei”
  2. “Scopri quale tipo di farina sei “
  3. “Scopri quale organismo monocellulare ti somiglia di più”
  4. “Scopri cosa significa il tuo nome in dialetto persicetano”
  5. “Scopri che numero di scarpe calzavi nella vita precedente”
  6. “Scopri quale piatto di pesce sei”
  7. “Scopri quale canzone di Minghi ti fa impazzire

test

6 anni

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Lei balla.
E quando fa i saggi perlopiù sorride, perché ballare le piace proprio.

Lei voleva imparare a leggere e scrivere.
E a furia di chiedere come si legge questo e come si scrive quello ha imparato.

Lei conta, lei ragiona, lei vuole fare le addizioni.

Lei grande amante dei Lego, lei interessata ai numeri e alle forme, precisa si impegna.

Poi dopo avere costruito inventa storie.

E nell’impersonare i caratteri parla con accento romano, come i doppiatori dei cartoni.
E invece quando parla delle cose da bimba assume lo spiccato accento di una delle sue più care amiche.
E quando recita per davvero torna a non avere accenti e drammatizza con tutto il corpo e allarga le braccia che sembra Gassman.
L’ha imparato vedendo gli spettacoli a teatro, le piacciono tanto.

Lei è teneramente femminile.

Lei a volte dice sono timida, ma non è vero, è l’emozione di vivere che la sopraffà.

Lei canta, si ricorda tante canzoni, lei mi batte sistematicamente a Memory. E le canzoni sa anche inventarle. E si diverte se fa le rime.

Ma la cosa che più mi fa impazzire di lei, e che mi auguro che la accompagni sempre e che vorrei che emanasse con un soffio fatato in tutto il mondo, è che lei… lei è contenta di quello che ha.

Buon compleanno alla mia bimba ❤

scarpine danza

All’improvviso

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Il lanciatore di stelline, lo sbriciolatore di parmigiano-biscotti-fette biscottate, lo spalmatore sul tavolo di stracchino-yogurt, colui che se cade lo zucchero a velo sul pavimento della terrazza si china e lecca il pavimento della terrazza.

Quello che se incontra un ragazzo in cortile gli ruggisce, il bambino che va a letto col serpente e il pescecane, quello che il suo animale preferito è la tigre, quello che quando sogno di lui me lo raffiguro come una tigre o uno squalo.

Colui che quando urla gli si gonfia la vena del collo e sembra scoppiare, quello che “io sono aabiato!!!”, l’allagatore di bagni, spargitore di sabbia fuori dalla sabbiera, lo svuotatore-in-terra di cassetti, il distruttore di torri di scatole.

Ecco lui… siamo andati a cena fuori io e lui… e usciti dalla pizzeria mi ha chiesto il gelato… e dopo che gliel’ho comprato, mentre cercavo le monete nel portafogli, mi ha detto… “gazie mamma“. ❤

tigre

Con le unghie e coi denti

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Sono settimane (mesi?) che io e lui non usciamo senza figli.

Prendi il ritmo, poi una sfiga, due sfighe etc, e tac! ritmo spezzato e più niente.

Puntiamo ad una cena particolare che viene organizzata random ogni tanto durante l’estate. Al momento ci sono solo due date: martedì e giovedì.
Proviamo a proporla a due nuovi amici.

Poi io mi ammalo. (E che…? Si ammalano tutti e io no?!?).
Però forse riesco a guarire in tempo, forse sì, forse no, boh.

I nostri amici hanno i figli dai nonni tutta la settimana e quindi hanno tutte le sere impegnate. Ma la nostra proposta è molto allettante, proveranno a liberarsi per martedì.

Sì, sì, riescono a liberarsi per martedì!

Dopo cena il messaggio uozzap “Allora? Che gli diciamo?”
E’ il papà dalla camera, che fa compagnia ai bambini che si stanno addormentando.
Io, dopo giorni di reclusione, sto ordinando la spesa online nell’altra stanza.
Il papà mi ricorda che dovremmo dare una conferma/smentita agli amici. Aggiunge “La babysitter numero due può…”

Incredibile, gli amici possono, la babysitter può, il papà è lanciatissimo… ma io non riesco a guarire per martedì 😦
E giovedì avremo un compleanno fino all’ora di cena quindi controindicazione causa bimbi cotti, e poi gli amici non possono.
Tristezza.

Finisco di mettere nel carrello le mozzarelle e uozzappo all’amica l’infausta situazione. Poi uozzappo a lui che ho uozzappato a lei.

Lei mi risponde che senza noi non andranno. Una carezza nel cuore mi dice “riprovaci”, ma non voglio alimentare (in me) false speranze.
Lui dalla camera rilancia per giovedì. (Tenace!)
Mi dice anche “Sento se la baby sitter numero due può anche giovedì”
(Seee figurati….)
Metto nel carrello le uova e uozzappo all’amica, lei risponde che sente il marito. (Chissa se via uozzapp o a voce?).

Attendo, metto nel carrello la carta igienica, arriva uozzapp dalla camera… la babysitter potrebbe! (Ma com’è che quando le chiama lui possono al primo colpo?!?!?)
Rimango in attesa del responso amichesco e approfitto per mettere nel carrello le fette biscottate.

Ecco, lei mi uozzappa che possono.

UUUAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH

Fanculo le malattie! Fanculo le cottura post festa! Fanculo tutti!

Bene, i bimbi faranno i capricci per andare a dormire e lo faranno con la baby sitter e molto probabilmente la baby sitter sopravviverà e noi saremo andati a quella cena!

Ce-la-possiamo-fare!

si può fare

Dialogo intergenerazionale

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“Tesoro, perché gli hai dato una spinta?”
“…Cioè … perché lui mi ha dato una botta.”

Lei ha quasi 6 anni. Non quasi 16, quasi 6.

“Mamma!?”
“Sì?”
“Ho il pisello duro.”

Lui ha quasi 3 anni. Non quasi 13, quasi 3.

Sto sbagliando qualcosa?

Sto – sbagliando – qualcosa.

un sacco bello

Simpatie

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Lei compie sei anni e dà una piccola festicciola in casa.
Ha deciso di invitare le sue due amiche di asilo più care, tra cui la mia bimba.

Lui compie sei anni e dà una piccola festicciola in casa.
Ha deciso di invitare i suoi quattro amici di asilo più cari, tra cui la mia bimba.

Amori!

La gioia è soprattutto legata al fatto che le simpatie sono ricambiate.

cuore4

Ah, dimenticavo… le feste sono entrambe venerdì!

😯

Riposo

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Sono stanca, tanto stanca.
Non solo il lavoro e la cura dei figli, ma ho anche altre beghe.
Talmente stanca che, nell’agognato momento di riposo notturno, quello che riesco a conquistare è di sognare di rovesciare per sbaglio la scatola di costruzioni del figlio di un’amica in una piazza e dover raccogliere i pezzetti ad uno ad uno.
E poi di accorgermi, poco prima della partenza del mio treno, di aver dimenticato a casa una cosa importante e allora correre a casa… correre… correre… e, no, le cose dimenticate sono tre, devo cercare di tenerle a mente, mi aiuterò ripetendomi le tre iniziali, S.A.S, correre… correre… S.A.S…. S.A.S…. correre… correre… correre… e poi arrivare a casa e la terza cosa da prendere non riuscire proprio a ricordarla. Niente.

stanchezza

Ricerche

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Periodo difficile, ai limiti del controllo.
In casa c’è casino, oggetti spariscono e non si ritrovano per giorni.
La cosa mi infastidisce talmente tanto che mi sono innervosita anche ieri quando facevo il controllo della testa di mia figlia e non ho trovato neanche un pidocchio.
disordine2