Weekend al mare

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ombrellone
Questo fine settimana battesimo del mare del piccolino.

Abbiamo fatto una partenza intelligente, venerdì subito dopo pranzo, “così si evitano le code e i bimbi dormono in macchina”. Con la prima ci abbiamo preso, per la seconda non abbiamo fatto i conti con la relatività del concetto “dopo pranzo”… I bimbi al nido mangiano alle undici e mezza quindi lui aveva appena dormito. Non avendo portato giochi, che tanto-gioca-con-gli-oggetti-di-uso-comune, ho dovuto intrattenerlo per due ore con bottiglietta, tovagliolo, foulard, penna, specchietto, mascara, chiavi di casa, borraccetta, pacchetto di fazzoletti, pannolino, block notes, custodia occhiali, busta paga, biberon. Per fortuna ho una borsa capiente… 😉

Arrivati al mare si va subito in farmacia a comprare la crema solare “Voglio andale in spiaggia! Voglio andale in spiaggia!” “Sì, sì, è là la spiaggia, ci stiamo andando. Vedi? Bisogna andare laggiù, poi si entra là, poi si esce, poi si torna indietro e siamo in spiaggia!”

Arrivati in spiaggia spalmatura lui, autoimpanatura di sabbia lui, spalmatura lei, autoimpanatura di sabbia lei, corsetta alla fontanella per pulire mani, autospalmatura almeno le spalle, poi via a raccattare il bimbo che a gattoni era arrivato fino al bagnasciuga e stava entrando in acqua. Bene, il mare gli piace.
Gli piacciono anche la sabbia, le conchiglie e tutto il corredo marittimo. In un’ora gli ho tirato fuori dalla bocca due sassi, quindici conchiglie e una quantità innumerevole di manciate di sabbia. Il mucchietto di cozze con relativo ciuffo e i mozziconi di sigaretta li avevo fatti sparire preventivamente…
Seduti beatamente sul bagnasciuga, ogni volta che lui riusciva a mettere in bocca qualcosa mi alzavo dalla mia posizione, andavo a bonificare, poi tornavo a sedere al mio posto. Sì, in effetti sarebbe stato più comodo sedermi vicino a lui ma da dov’ero era così così carino… 😳

Cena tutto a posto, addormentamento non facile per l’eccitamento di tutti. Alle 3 lui si sveglia e non ne vuole più sapere, carezzine, passeggiatine, dondolatine, carezzine, ssshh ssshhh, carezzine… niente da fare. Dopo quasi un’ora colpo di genio e santa fascia risolve tutto.

Alle sette lei si sveglia, fa un paio di versi, sveglia lui, il papà e la mamma. Effetto domino. Si va tutti a fare colazione, anzi no, io torno a dormire e dormo uno dei sonni più beati e incoscienti degli ultimi anni.

La giornata scorre che non c’è male. Spalmatura crema lei, autoinfarinatura, spalmatura crema lui, autoinfarinatura, autospalmatura minimo indispensabile. Corsa al bagnasciuga, merenda di conchiglie, lui è felicissimo e lei gioca coi vicini d’ombrellone.

Doccia. Per fortuna c’è la doccia calda… no fredda… no adesso scotta… Lui piange quando è troppo calda, lei quando è troppo fredda, e alla fine piangono insieme per lo stress.

Sera a cena sulla spiaggia, lui fa la cacca proprio mentre vediamo arrivare le pignatte con gli spaghetti alle vongole, di corsa a cambiarlo sopra un lettino.
Spaghetti buonissimi. Per secondo cozze gratinate-no non ci sono-sardoncini scottadito finiti ok, fritto misto molto buono.
Geniale idea di fare addormentare il bimbo sul passeggino.
Il dolce… Sorbetto-no, si è rotta la macchinetta- c’è crema catalana o tiramisu. Prendo il tiramisu… non c’è il biscotto e la crema non sa proprio di mascarpone… Arriva la crema catalana del papà e si svela l’arcano: quella avevano… una spolverata di cacao e la crema catalana ti diventa un tiramisu!

Torniamo verso casa.
Appena di fronte alla porta di casa una sensazione… come avvertire il battito d’ali di una farfalla… girarsi verso il passeggio e vedere i meravigliosi occhioni aperti.
Inizia la danza… carezze, latte, ninna nanna, “tesoro tu vieni dopo se no lui ti vede e si eccita”, carezze, ssshhh, “tesoro, i bacini glieli hai già dati, ora basta, vai nel tuo letto, se no non dorme”, carezze, “no nel mio letto non ci voglio dolmile, voglio dolmile nel vostlo” “no” “” “no” “” “vabbè solo finché non ti addormenti”, carezze, ssshhh… santa fascia.

Ci addormentiamo con ventisette gradi e ci risvegliamo con trentotto e con l’unica particella di ossigeno rimasta che, facendo il verso a quella di sodio della nota bottiglia, chiede “c’è nessunooo?“. Però, perlomeno, lui non si è svegliato durante la notte.

Ad un certo punto lei fa un verso, un po’ di versi, lui si sveglia. Sono le sei.
Lui è sveglio, niente da fare. Mi immolo e vado con lui in cucina, in attesa. La nonna dice che si alza sempre prestissimo, la mattina.
Alle sei e mezzo santa nonna arriva, le smollo la creatura e torno a dormire. Sapere che lui è sveglio con qualcun altro e io dormo mi dà un piacere sottile che rende il sonno ancora più piacevole.

Mattinata ok, spalmamenti, insabbiamenti, bagni, docce piangenti, si arriva all’ora di pranzo, strepitosa pizza al taglio.

“Dopo planzo voglio andale a giocare nei giochi” “Sì, ma per poco perchè poi dobbiamo partire” “Va bene”. La sabbia è rovente. Nel recinto dei giochi c’è un aborigeno che cuoce una bistecca sul dorso del cavalluccio-dromedario di plastica, il calore emanato dallo scivolo muove l’aria che si ha l’impressione di vedere un’oasi in lontananza.
La bimba decide saggiamente di andare dentro la casetta. Io per farle cucu da tutte le finestre, mi avventuro, fuori dal recinto, nel lato sud, non protetto da passerella. La sabbia è talmente rovente che nel percorrere l’ultimo tratto di corsa, mi domando d’impulso se ci sia un medico a cui chiedere come fare per le ustioni.
Riguadagnata la passarella, il tesoro mi avvisa che le scappa la cacca, ma “folte folte, sto pel falla addosso!” Nooo, nel bagno pubblico a piedi nudi no! Ti prego tienila! Corro giù all’ombrellone per prendere le ciabatte per entrambe, poi raggiungiamo il bagno, sollevamento pesi, tutto a posto. Anche questa è andata.

Dopodichè spolveramento di piedi, valigia, approvvigionamento di acque che non si sa mai, e partenza un po’ più intelligente della prima perchè il bimbo, sapientemente tenuto sveglio, ha ceduto quasi subito. Rallentamenti a tre quarti d’ora da casa (ma fanno tutti questa tratta anche così dannatamente presto?!?)… ce la possiamo fare e ce la facciamo e appena arrivati mega gelato per tutti!

E ora vado a prenotare le vacanze… in montagna!

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